28 set 2011

27 set 2011

Il Laureato




Un'altra storia che si conclude, un altro pezzetto di vita che se ne va.
Finalmente , il 19 Settembre, ho messo la parola "fine" alla mia avventura Urbinate.
Tutto è andato bene fortunatamente, anche se l'emozione stavolta era molto inferiore a quella per la prima laurea, ma comunque è stata una grande soddisfazione, oltre che a un bel peso che non... pesa più.
Ora infatti mi dedicherò solo a dormire e a mangiare almeno fino a Natale. Tiè!
Mi piacerebbe organizzare un bel Natale quest'anno, visto che chi lo sa, potrebbe essere anche l'ultimo che trascorro in casa.
Comunque... c'è poco di interessante da raccontarvi sulla mia tesi e discussione, o poco che non risulterebbe noioso se lo raccontassi... a parte il fatto che ho coniato due o tre nuovi termini della Lingua Italiana durante la presentazione, e che dato che nessuno faceva domande, al termine del mio discorso ho chiesto io "se ci sono domande...?" al chè un professore della commissione visibilmente stremato ha detto: "NO NO, direi che sei stato abbastanza eloquente." Insomma, penso di averli stesi. E son stato fortunati che non mi son ricordato almeno metà delle cose che avevo intenzione di dire!
Riporto solo, mio pubblico muto, la doverosa lista dei ringraziamenti che era stampata al termine della mia tesi.
A presto, su queste pagine!


...Ringraziamenti...

A Marcello, disponibile alle ore più impensabili e nei momenti più impegnati, dispensatore di consigli anche dall’autostrada verso le vacanze con la famiglia.

Al Museo Civico di Badia Polesine , nella persona di Mara, per l’infinita pazienza e la disponibilità nell’aiuto a destreggiarmi tra cavilli burocratici di ogni sorta.

A mamma e papà, che per una volta si sono sforzati di tollerare i miei ritmi biologici così poco ordinari, e che fanno sempre si che io trovi, tra le mura di casa, tutto l’appoggio di cui ho bisogno. E a mia sorella, per avermi aiutato nelle riprese e aver partecipato ad ogni occasione che si presentava.

A Idana, aiutante infaticabile e sempre disponibile quando serve, cui Munari ha saputo parlare al cuore così come ha fatto con me.

Alle mie zie, il cui negozio (la mia seconda casa) è stato la base operativa di questo progetto. Grazie al supporto e alla motivazione che mi hanno dato, ogni volta che ce n’era bisogno.

A Leonardo, per aver camminato a piedi nudi sull’erba anche se si vergognava, e per darmi sempre con la sua incredibile forza vitale e curiosità , lo stimolo per essere una persona migliore.

A Sonia e Anna, sorelle acquisite, che più o meno distanti fisicamente da me, hanno sopportato frustrazioni e paranoie di ogni sorta, trovando sempre una giusta parola per tranquillizzarmi.

Ad Elisa, compagna di merende e amica sincera, senza il suo appoggio non sarei mai arrivato alla “fine” di questa avventura.

A Giorgio, grande amante di Munari, che anni e anni prima che lo studiassi nei libri, già mi parlava di lui.

A Matteo, per avermi tanto sostenuto e perchè per sopportarmi nei miei momenti di agitazione... ci vuole un gran fegato. E ad Alessandro, Alberto, Ivan... che con la loro preziosa presenza hanno reso questo ultimo periodo meno pesante, facendomi sentire sempre coccolato. E poi ancora a Clarice, a Chiara, Paola, Alessia, alla mia famiglia a tutti gli amici che non ho ringraziato, perchè se siete o siete stati presenti nella mia vita, in un modo o nell’altro siete anche artefici della persona che sono ...e dei miei traguardi.


PS. Vi voglio bene, pubblico muto :)