Le cose non finiscono mai con un evento, o con una grande festa,
Finiscono e basta. Finiscono poco a poco, quasi in modo indolore... non te ne accorgi... finchè non ti fermi, ti guardi intorno, e vedi che è tutto dietro di te.
Vedi che le cose sono finite da un pezzo, ma solo ora che metti i ricordi di cinque anni in una scatola te ne accorgi. Quella bottiglia di Coca Cola bevuta il primo anno al Piquero, quella piena di cartine stropicciate regalata da una persona cara, quella zucca regalata dal tuo amico Giacomo che se n'è andato un bel pezzo prima di te, quell'incenso regalato dalla persona che più ti ha fatto del male... e ti sorprendi a mettere via anche il post-it che la tua compagna di stanza ti ha lasciato al mattino, perché sai che non ci saranno altri post it.
L'albero di Natale di quando eravate tutti una famiglia e vivevate insieme in una casa con la cucina rossa “di Friends”... quel candelabro da 40 euro che ti sei regalato quando te lo meritavi...
E poi ti rivedi ieri... il primo giorno a Urbino, con la tua valigia, pieno di speranze e di paura... quando ti lasciavi tutto alle spalle... ed è già ora di lasciarsi tutto alle spalle di nuovo. Perché sai che anche se a Urbino ci tornerai ancora un bel po' di volte... non avrai più una casa. Non sarà più casa tua.
Sarà dove stai finendo di dare esami, prima di partire definitivamente.
Ma, per fortuna, sai che non ti lascerai TUTTO tutto alle spalle... come non è successo la prima volta. Porterai con te le poche vere amicizie che sono sopravvissute al sovrano giudizio del tempo, e il seme di qualche nuova amicizia nascente che coltiverai a distanza.
Porterai con te i ricordi di cinque anni meravigliosi, in cui sei cresciuto, maturato, ti sei aperto e sei diventato la persona che sei fiero di essere (con tutti i tuoi alti e bassi).
Porterai con te i mille volti che hai incontrato e quelli di chi ha lasciato qualcosa dentro di te, le delusioni che ti hanno fatto crescere e i momenti straordinari per cui non smetterai mai di ringraziare la vita.
E aveva ragione Anna quando diceva che era inutile che facessi il duro, prima o poi anche io avrei dovuto fare i conti con il fatto che è tutto finito... e li sto facendo ora.
Con quella sensazione di chi sa che lo aspettano altre mille meravigliose avventure, ma che per un attimo, è il momento di celebrare questa... Di renderle onore con un pianto mentre togli le cose dal muro della tua stanza.... mentre il vuoto che lasci dietro di te sembra quasi invaderti l'anima.
Perché il futuro è pieno di speranze, ma fa paura e spaventa come ogni nuova sfida che si rispetti.
In momenti come questi hai la consapevolezza del fatto che piano piano sarà il caso di diventare grande, e che forse di anni intensi come quelli che ti stai lasciando alle spalle non ne avrai più.
Intanto... io riempio la mia scatola, e mi concedo a questo piccolo, grande pianto per te.